Dal 15 al 18 novembre, il Direttivo IASEM ha effettuato una missione in Marocco, tra Marrakech e Rabat, per implementare le iniziative in programma e per rafforzare le relazioni avviate ufficialmente nell’ambito del Network MCH – Mediterranean Common House.

Il Marocco è un Paese strategico nell’area mediterranea, il quale ricopre anche un ruolo decisivo come “hub” nelle relazioni tra Occidente e Paesi Africani. Per questo motivo, rendere operativi e concreti i rapporti di collaborazione con il tessuto civile, culturale, politico ed economico marocchino rappresenta un sfida di grande importanza per un Istituto come lo IASEM, impegnato ormai da anni nella realizzazione di un ambizioso progetto di integrazione mediterranea dal basso.


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Su questa strada, un risultato rilevante è stato raggiunto domenica 19 novembre, con l’ingresso nel Network MCH – Mediterranean Common House della MDE – Maison de l’Elu (la casa degli eletti) della Regione Marrakech-Safi. La MDE una tra le più importanti realtà associative di Marrakech, che si occupa di supportare il processo di democratizzazione del sistema marocchino e di regionalizzazione del potere centrale. Nel corso di una cerimonia presso la sede dell’Associazione, il Segretario Generale della MDE, Dr. Hassan Amillat, ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa per l’adesione al Network MCH. Contestualmente, si è svolto un incontro operativo tra il Direttivo IASEM, quello della MDE e della sede marocchina della KAS (Fondazione Konrad Adenauer), alla presenza del direttore dell’ufficio KAS di Rabat, Helmut Reifeld. Le tre entità hanno deciso di avviare un progetto comune di supporto ai giovani leader mediterranei, al fine di farli incontrare, offrire loro formazione, sviluppare progetti comuni e condividere buone pratiche.
Nella serata di domenica, il direttivo IASEM ha preso parte all’apertura ufficiale della settimana di incontri tra l’Unione Giovani della CDU (Christlich Demokratische Union) e i giovani del PAM (Parti Authenticité et Modernité). Nel corso dell’incontro, è intervenuto l’Onorevole Peter Stein, membro del Bundestag, che guidava la delegazione tedesca. Il Presidente Giuseppe Papaleo ha sottolineato la necessità della collaborazione tra Germania, Italia e Marocco, nella costruzione di un’area mediterranea sicura e prospera, nel segno dei valori del Manifesto della Civiltà Mediterranea.

Sidi Rahal MDE Meeting

Lunedì 16 novembre, sono continuati gli incontri ufficiali nell’ambito del programma KAS-MDE, con una giornata di dibattiti sul tema dello sviluppo delle autonomie locali in Marocco, in cui sono intervenuti esperti e autorità, tra cui Adbelsalam Bakory (Segretario del PAM nella Regione Marrakech-Safi), Aziz Babqiqi (Direttore dell’Osservatorio Regionale per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile), Martin Lau e Said Kdimati (delegati dell’Unione Giovani della CDU).

Martedì 17 novembre, una sessione è stata interamente dedicata al Network MCH – Mediterranean Common House, che è stato presentato da Giuseppe Papaleo e Pierpaolo Grezzi, i quali hanno discusso del processo di integrazione mediterranea e hanno presentato nei dettagli gli sviluppi e le attività del Network. Intorno al tema si è aperto un ampio dibattito, che ha portato alle radici del problema dell’integrazione mediterranea e delle sue difficoltà.
A seguito della sessione, tutta la delegazione si è spostata presso la città Sidi Rahal, per un incontro ufficiale con il Presidente del Consiglio della Provincia di Kalaa Sraghna, Abderrahim Ouammar; nel pomeriggio è stata la volta di una visita presso l’Association des Femmes Enterpreneurs della Regione, in cui è intervenuta la Presidentessa Aouatif Berdai.

_MG_0090Mercoledì 18 novembre, la delegazione IASEM si è spostata a Rabat, per un incontro operativo con il direttivo della UIR – Université International de Rabat, già partner del Network MCH. Durante l’incontro con la Dr.ssa Hakima Fassi-Fihri e il Prof. Najib Mokhtari, si è discusso il progetto della prossima edizione della Summer School in Strategie Euro Mediterranee, che avrà luogo nel settembre 2016 proprio in Marocco, grazie a una collaborazione UIR-IASEM.